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Protocolli e Convenzioni

Protocollo d'intesa per prevenzione e contrasto cyberbullismo, dipendenze e disagio minorile

Protocollo d'intesa per attuazione protocollo regionale finalizzato allo sviluppo e consolidamento di buone prassi per prevenzione e contrasto cyberbullismo, dipendenze e disagio minorile, sottoscritto presso la Prefettura di Milano il 15 giugno 2023

/FileTribunali/20321/Sito/Documenti/Protocolli e Convenzioni/Protocollo prevenzione cyberbullismo, dikpendenze edisagio minorile 15.6.2023.pdf

 

Protocollo di intesa ASL, TM, Procura minori, Servizi minorili per i minori abusanti di alcool e sostanze

Pubblichiamo il protocollo di intesa in materia di collaborazione tra le autorità giudiziarie e l'ASL Milano per la tutela della salute dei minori con procedimento giudiziario tossicodipendenti, alcooldipendenti, ed abusatori di sostanze stupefacenti.

Il Protocollo di Intesa allegato disciplina i rapporti tra l'Azienda Sanitaria Locale di Milano, il Tribunale per i Minorenni di Milano e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano in merito all'attivazione degli interventi specialistici psico-socio-educativi e sanitari per i minori con procedimento penale o con procedimento amministrativo aventi problematiche connesse all'assunzione di sostanze stupefacenti o alcoliche.

Protocollo per gli interventi di contrasto all'abuso sessuale e nella tutela delle vittime di abuso sessuale

Protocollo d'Intesa per l'adozione di interventi coordinati nell'attività di contrasto all'abuso sessuale di minori e nella tutela dei minori vittime di abuso sessuale.

Pubblichiamo in allegato il protocollo - sottoscritto il 21.1.2004 tra la Prefettura di Milano, il Comune di Milano, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, le forze dell'ordine, l'ASL di Milano, e il Ministero dell'istruzione - con il quale sono disciplinate le strategie da attivare per garantire un migliore coordinamento delle indagini e degli interventi a tutela dei minori vittime di abusi.

Vaccinazioni obbligatorie

Protocollo tra la Regione Lombardia e gli uffici giudiziari minorili di Milano e Brescia in materia di inadempimento delle vaccinazioni obbligatorie.

È stato sottoscritto un protocollo tra la Regione Lombardia e gli uffici giudiziari minorili di Milano e Brescia in materia di inadempimento delle vaccinazioni obbligatorie; in particolare, è stato previsto che in caso di rifiuto dei genitori di sottoporre i figli minori alle vaccinazioni obbligatorie, le ASL procederanno ad invitare i genitori medesimi ad un incontro nel corso del quale verificheranno che esistano solo motivi ideologici di rifiuto e non sussistano condizioni di trascuratezza nei confronti dei minori, e/o condizioni patologiche che comportino un maggior rischio in caso di contagio da malattie suscettibili degli interventi vaccinali proposti.
Soltanto in questi ultimi casi provvederanno ad inoltrare la segnalazione al Sindaco del Comune di residenza (titolare del potere di disporre eventuale trattamento sanitario obbligatorio) ed al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, che valuterà l’eventuale apertura presso il Tribunale per i minorenni di un procedimento ex artt. 330-333 c.c. di controllo della potestà genitoriale.

Protocollo accertamento età minori stranieri non accompagnati

Progetto "Bruciare i tempi" 2021

È stato sottoscritto il 21 ottobre 2021, negli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, il Protocollo d’intesa “BRUCIARE I TEMPI 2021”: progetto dedicato alla tutale minorile e al contrasto del disagio giovanile.
Il Protocollo, che vede coinvolti, oltre alla Procura della Repubblica per i Minorenni (soggetto proponente), anche i 5 piani di zona della Provincia di Pavia (Consorzio Sociale Pavese, Ambito Distrettuale Alto e Basso Pavese, Ambito Territoriale di Voghera e Comunità Montana Oltrepò Pavese, Ambito Distrettuale di Broni e Casteggio, Ambito Distrettuale della Lomellina), la Questura di Pavia e il Comando Provinciale Carabinieri Pavia, ha il compito di individuare modalità operative nuove che diano concreta attuazione ai principi del processo penale minorile, abbattendo (anzi “bruciando”) i tempi di intervento.
Oggi la procedura prevede che, dopo la segnalazione di reato all’autorità giudiziaria da parte delle Forze dell’Ordine, venga inoltrata dalla Procura una richiesta ai Servizi Sociali del comune ove il minore indagato risiede con cui si chiede una presa in carico del minore ed una approfondita indagine socio-familiare (che sarà lo strumento per conoscere la personalità del minorenne e conseguentemente adottare le decisioni processuali più idonee) in un arco temporale di 6-12 mesi circa; un tempo troppo lungo, che non favorisce un’immediata rieducazione del minore, creando invece il rischio di consolidare scelte devianti, dal momento che le amministrazioni locali si trovano nell’impossibilità di coinvolgere la rete sociale di sostegno con rapidità. 
L’obiettivo perseguito con il Progetto in questione consiste nell’accorciare i tempi sopra descritti, costruendo modalità operative che consentano un intervento tempestivo ed agile del Servizio Sociale, immediatamente dopo la commissione del reato, in modo da valutare in tempi stretti eventuali risorse e spazi di intervento nei confronti del minorenne autore del reato ed anche, ove possibile, nei confronti ed a tutela della vittima del reato,  attivando, magari, percorsi di mediazione e/o conciliazione. Tutto ciò in considerazione del fatto che la riparazione del danno diretta o simbolica e l’incontro con la vittima vengono oggi individuati come i deterrenti più importanti per la riduzione delle recidive.
Tale modalità operativa consentirà, pertanto, un rapido intervento del Servizio Sociale, in tempi molto ravvicinati rispetto alla commissione del reato, con molteplici effetti positivi:

  • per il minore autore di reato, che fruirà immediatamente degli interventi di assistenza e sostegno previsti dall’ordinamento minorile, con abbattimento del rischio di eventuale recidiva;

  • per la vittima del reato, che non resterà ai margini del procedimento penale ma sarà anzi ascoltata e coinvolta eventualmente in attività di conciliazione/mediazione;

  • per l’Autorità giudiziaria minorile, che riuscirà ad attuare la rapida definizione del procedimento penale, con evidenti effetti deflattivi;

  • per la comunità, che percepirà il rapido ed efficace intervento degli enti preposti nel caso di reati commessi da minorenni, con un incremento del tasso di fiducia complessiva nelle Istituzioni.

Il cuore del progetto è dunque il fattore TEMPO, che subirà un taglio drastico nel passaggio degli atti tra Forze dell’ordine, Procura della Repubblica per i minorenni e Servizi Sociali territoriali, con uno snellimento generale di tutto il procedimento, nell’ottica di favorire e consolidare il processo di responsabilizzazione del minorenne autore del reato.


Protocollo "Bruciare i tempi" 2021